LE PAROLE PER RICONOSCERE E PREVENIRE LA VIOLENZA SULLE DONNE

Una campagna di comunicazione sociale, un sito web e azioni di sensibilizzazione contro la violenza maschile sulle donne per prevenire il fenomeno.

MODENA, 18 gennaio 2014L’Organizzazione mondiale della sanità definisce la violenza contro le donne come «l’uso intenzionale della forza fisica o del potere, o della minaccia di tale uso, rivolto contro se stessi, contro un’altra persona… che produca o sia molto probabile che possa produrre lesioni fisiche, morte, danni psicologici, danni allo sviluppo, privazioni».

Dunque la dimensione del fenomeno è principalmente culturale e sociale e le strategie per prevenirlo devono quindi focalizzarsi in questi ambiti, come detta la recente Convenzione di Istanbul, ratificata anche in Italia, che (all’articolo 9) impegna i Paesi firmatari a: riconoscere, incoraggiare e sostenere il lavoro delle organizzazioni e delle associazioni della società civile attive nella lotta alla violenza contro le donne e ad instaurare un’efficace cooperazione con tali organizzazioni.

“Il lavoro culturale, fondamentale per scardinare i modelli inadeguati rispetto alla realtà dei ruoli sociali di uomini e donne e per favorire una positiva relazione fra i sessi, è al centro del nostro operato -dichiara Vittorina Maestroni, presidente del Cdd-. Questo orientamento guida l’attività del nostro Centro, un luogo di produzione del sapere femminile, della sua valorizzazione e del suo riconoscimento nello scenario culturale, che da oltre 16 anni porta il punto di vista femminile in ogni ambito. Solo grazie all’esistenza di luoghi come questi, attraverso la conservazione della memoria che riconosce dignità e valore alle storie, al vissuto e al protagonismo femminile, quel patrimonio invisibile accumulato da generazioni di donne trova modo di passare alle generazioni successive, e in particolare alle ragazze, offrendo modelli e percorsi di vita con cui confrontarsi; di essere fruibile, arricchendosi di nuovi apporti e creando una continuità nel tempo. Il coinvolgimento della componente maschile, con una partecipazione attiva sempre maggiore registrata dal Cdd negli ultimi anni, è la riprova che ‘il tema di genere’ non è un patrimonio esclusivo dell’uno o dell’altro sesso, ma si arricchisce del contributo di entrambi”.

«Le parole per (non) dirla», nuovo progetto del Centro documentazione donna di Modena realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e il patrocinio del Ministro per l’Integrazione, della Provincia e del Comune di Modena, interviene nell’ambito della prevenzione alla violenza maschile contro le donne attraverso una serie di azioni, funzionali alla realizzazione di un piano per una campagna di comunicazione sociale, finalizzate a promuovere e favorire un cambiamento culturale attraverso il formarsi di una consapevolezza diffusa e di riflessioni sul tema delle differenze e delle relazioni tra i generi.

Il progetto si rivolge a cittadine e cittadini, adulti e giovani, con l’intento di ampliare la cerchia di persone sensibili al tema, per diffondere e far radicare l’idea che tutti possono (e devono) impegnarsi per fermare e scalfire alcuni atteggiamenti ricorrenti e comuni, a partire dal modo in cui si parla e si comunica quotidianamente a proposito di violenza.