Ricerche

Il seminario “PREVENIRE E’… Comunicare la violenza di genere” di venerdì 26 settembre 2014 ha concluso il progetto “Le parole per (non) dirla. Iniziative di sensibilizzazione e prevenzione della violenza contro le donne”, presentando alcuni dei prodotti realizzati nel corso di più di un anno di lavoro.

Il progetto di ricerca sociale ha avuto come obiettivo generale quello di lavorare, in un’ottica di prevenzione, sugli aspetti culturali del fenomeno della violenza contro le donne.

Tra le diverse azioni messe in campo, le linee di intervento hanno riguardato sia attività di ricerca sia attività di comunicazione e sensibilizzazione.

E’ stata realizzata una bibliografia ragionata sul tema della violenza di genere con un approccio multidisciplinare e rivolta all’interrogazione di fonti eterogenee. Da questa rassegna bibliografica sono stati selezionati per l’acquisto circa 150 volumi che sono stati già inventariati e catalogati e sono ora disponibili per il prestito locale e interbibliotecario presso la Biblioteca del Centro documentazione donna.

L’ideazione e la realizzazione del Kit didattico per le scuole “Le parole (ri)trovate” rappresenta la proposta formativa del progetto. Si tratta di uno strumento composto da 15 schede, una scheda per ognuna delle 15 parole individuate. Sono parole da condividere e conoscere perché ritenute indispensabili per parlare in modo corretto della violenza di genere e quindi per agire efficacemente sulla prevenzione. Ci sono parole “trovate” ovvero c’è una categoria di neologismi che narrano o rendono manifeste nuove realtà e ci sono parole “ri-trovate” ovvero parole di uso corrente reinterpretate in un’ottica di genere. Ecco qui un esempio di scheda-parola.
Il cd-rom può essere richiesto o consultato presso la Biblioteca del Centro documentazione donna.

Sempre in un’ottica di prevenzione il progetto si è rivolto anche al mondo dell’informazione e dei mass media con alcune Proposte di linee-guida per una corretta comunicazione sul tema della violenza di genere a cui gli operatori del settore possono attenersi per meglio descrivere la complessità del fenomeno.